CAPITOLO XVI. UN FIORETTO DI SAPORE FRANCESCANO

Dio gli rivelava i bisogni anche di persone che non si erano confidate con lui.

Una mattina, uscendo per le sue quotidiane visite ai bisognosi, ricevette un avviso divino riguardo ad un suo conoscente che si trovava in gravi difficoltà. Sentì nel suo cuore un forte impulso e diresse i suoi passi per il Viale del Calvario verso il ponte dei Remedios, nelle cui vicinanze si trovava la casa del poveretto.

Effettivamente, un buon uomo di nome Juan, esemplare lavoratore nella sua occupazione di calzolaio, si trovava in gravi difficoltà economiche, infatti non aveva potuto pagare dei debiti per cui era sul punto di perdere la casa e la piccola officina, che costituivano tutto il suo avere ed inoltre la sicurezza della sua famiglia, composta dalla madre, dalla moglie e da sei figlioli ancora piccoli.

Quando Pietro arrivò in casa di Juan questi, disperato, pensava al suicidio come unico rimedio possibile.

Rimase molto sorpreso vedendolo; di queste pene non aveva precedentemente detto nulla a Fra' Pietro per non affliggerlo, ma ora gli aprì il cuore e si sfogò, confessandogli che pensava di suicidarsi quel giorno stesso.

Pietro, con bontà e comprensione, lo portò a ragionare sull'errore di pensare al suicidio come alla salvezza e gli domandò di quanto avesse bisogno per risolvere la sua situazione, poiché egli avrebbe fatto il possibile per aiutarlo.

Juan sapeva bene che Pietro non poteva avere quella somma: erano mille pesos d'argento di cui aveva urgentemente bisogno... poi avrebbe potuto continuare a lavorare per pagarli.

Pietro gli chiese di pregare insieme a luì un momento; i due si inginocchiarono e pregarono fervidamente Dio che accorresse in loro aiuto. Poi Pietro si alzò e gli fece cenno di aspettare qualche minuto, che sarebbe subito ritornato con l'aiuto desiderato.

Uscì dalla casa e si diresse verso il vicino ponte dei «Remedios», lì i suoi occhi cercarono ansiosamente finché trovarono l'oggetto desiderato; era una lucertola che si godeva il sole su una pietra. La prese con cura tra le mani e l'animaletto si lasciò afferrare senza muoversi, l'avvolse in un pezzo di carta che era lì vicino e ritornò dove Juan lo stava aspettanto; gli consegnò l'involto, avvertendolo di non aprirlo e di portarlo alla casa di don Juan de Onate, famoso gioielliere della città, perché su quel pegno gli avrebbe dato i mille pesos necessari, poi soggiunse: «Quando avrai restituito al gioielliere i mille pesos che ti darà, ritira il pegno e riportamelo».

Juan, sapendo che Fra' Pietro era povero, era curioso di sapere cosa contenesse quel pacchettino di così grande valore da essere stimato addirittura mille pesos d'argento, ma si astenne dall'aprirlo e si recò direttamente in via dei Plateros, alla casa del gioielliere indicato, il quale oltre a possedere la migliore gioielleria della città, era usuraio.

Gli riferì l'accaduto, consegnandogli il prezioso involtino. Quale non fu la meraviglia dei due quando, aprendolo, trovarono un bellissimo gioiello a forma di lucertola, tutto d'oro e tempestato di brillanti e smeraldi! Quel gioiello valeva un capitale, era chiaro quindi che sarebbero stati consegnati i mille pesos richiesti!

Juan andò felice a pagare i suoi debiti. E fin da quel giorno, come per magia, il suo lavoro aumentò in modo tale che prima di un anno egli fu in grado di restituire al gioielliere i mille pesos prestati e riscattare la lucertola di smeraldi che andò a riportare a Fra' Pietro.

Questi in quel momento, si trovava in un giardino vicino alla cella dove dormiva, vedendo Juan capì il motivo della sua visita e, senza che egli avesse bisogno di spiegargli nulla, prese con cura il pacchetto che l'altro gli porgeva, lo aprì e con il gioiello tra le mani disse con francescana dolcezza:

- «Rendiamo grazie a Dio ed alla sorella lucertola che ci è stata utile».

Quindi le soffiò sopra e la depose al suolo e - davanti agli occhi increduli di quel buon uomo, che non smise mai di raccontare questo prodigio per tutto il tempo in cui visse, quel prezioso gioiello a forma di lucertola d'oro e di smeraldi mosse vivacemente la coda, riacquistò la vita... e si perse strisciando tra le piante del giardinetto di Fra' Pietro!

Un'altra volta Pietro percepì misteriosamente che una donna malata era sul punto di morire di fame. Stava distribuendo il cibo e l'atol ai suoi infermi, quando improvvisamente disse ai suoi seguaci che sarebbe andato in una casetta situata su di una lontana collina, perché là vi era qualcuno che aveva bisogno di aiuto. Gli fecero notare che in quel luogo non poteva vivere nessuno, che era una casetta abbandonata da molto tempo, ma egli insistette e vi si diresse. Trovò una donna anziana, con i segni della fine sul volto, la quale vedendolo apparire con del cibo in mano gli disse:

- «Santo Dio, chi ti ha detto che non mangio da vari giorni?

C'era un uomo onesto, un umile operaio che aiutava molto Fra' Pietro col lavoro delle sue mani, si chiamava Joseph de Santa Cruz. Egli e la sua famiglia erano molto poveri ma non per questo trascuravano di aiutarlo per quel poco che potevano. Una volta la loro povertà arrivò a tal punto che, essendosi interamente consumate le scarpe della moglie di Joseph, egli non aveva il denaro per comprarne altre. In questo momento di bisogno ricorse a Fra' Pietro per chiedergli in prestito un pesos, senza dirgliene il motivo. Pietro gliene diede due e Joseph, accorgendosene, voleva restituirne uno, ma Pietro sorridendo gli disse:

- Un solo pesos non ti basta per comprare le scarpe, ne occorre un altro per i lacci. [55]




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