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Resta un ultimo passaggio importantissimo, quello che riguarda la
religione e la teologia. La sapienza filosofica è necessaria in
quanto sapere più profondo e più radicale a livello puramente umano.
Ma ciò non basta, poiché questa sapienza è intimamente collegata
con la dimensione religiosa della persona, che si caratterizza per la
sua apertura all'essere delle altre persone, del mondo e di Dio. La
religione ha un ruolo per la promozione del sapere e per il suo servizio
all'uomo nella sua integralità. In qualche modo l'esperienza
religiosa abbraccia in un'unità di tipo esistenziale i diversi aspetti
del conoscere e dell'agire. Perciò oggi la maggioranza degli
scienziati vedono in modo positivo il rapporto tra scienza e religione,
con le opportune precisazioni, poiché le religioni possono avere degli
errori e limiti.
Per quanto riguarda la Rivelazione divina, questa ha avuto la sua
pienezza nell'Incarnazione del Verbo tramite la quale Dio ha voluto
in qualche modo unirsi ad ogni uomo, salvandoci e liberandoci dal
peccato e dalle sue conseguenze, che hanno segnato la storia umana.
Il trinomio di metafisica, antropologia ed etica non è l'ultima
risposta, ma solo la penultima. Ha bisogno particolarmente della
Cristologia per trovare risposte soddisfacenti alle questioni più
incalzanti del senso dell'esistenza, del dolore, della morte, della
felicità e della pienezza di vita. "Il Figlio di Dio crocifisso è
l'evento storico contro cui s'infrange ogni tentativo della mente di
costruire su argomentazioni soltanto umane una giustificazione
sufficiente del senso dell'esistenza. Il vero punto nodale, che
sfida ogni filosofia, è la morte in croce di Gesù Cristo.
(...). Quale sfida viene posta alla nostra ragione e quale
vantaggio essa ne ricava se vi si arrende! La filosofia, che già da
sé è in grado di riconoscere l'incessante trascendersi dell'uomo
verso la verità, aiutata dalla fede può aprirsi ad accogliere nella
"follia" della Croce la genuina critica a quanti si illudono di
possedere la verità, imbrigliandola nelle secche di un loro sistema.
Il rapporto fede e filosofia trova nella predicazione di Cristo
crocifisso e risorto lo scoglio contro il quale può naufragare, ma
oltre il quale può sfociare nell'oceano sconfinato della verità"
(FR 23).
Queste affermazioni di Fides et ratio aiutano a capire il grande aiuto
dell'Incarnazione e del mistero pasquale alla sapienza umana. La
teologia è un aiuto necessario per l'unità del sapere, come aveva
visto molto bene J.H. Newman, nella sua opera L'idea
dell'università. Fa piacere vedere come negli ultimi decenni si
cerca di illuminare tante realtà della vita quotidiana e scientifica
con la Rivelazione, dando luogo a varie teologie settoriali: teologia
del lavoro, teologia del diritto, teologia della tecnica, ecc. Ma
questi tentativi, tanto necessari affinché la collaborazione tra fede
e ragione raggiunga tutto l'ambito del sapere, non possono saltare il
ruolo della filosofia.
Sebbene la Rivelazione divina abbia avuto fortunatamente un grande e
positivo influsso, la teologia, in quanto scienza, nemmeno in passato
riuscì ad illuminare gli altri saperi in modo soddisfacente.
Perciò, ci troviamo di fronte a un compito affascinante e nuovo,
anche perché viviamo in un mondo culturale altamente sviluppato sul
piano scientifico e universitario. La ricerca dell'unità del sapere
costituisce una meta molto esigente e all'altezza dell'attuale momento
storico. Per salvare l'uomo vale la pena rompere schemi rutinari ed
isolanti e tentare di superare la frammentazione.
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